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Dal Canada tre oggetti sacri della Basilica di San Nicola di Bari all’Italia. Padre Distante: “Va verificata autenticità”

21 Marzo 2025
– Autore: Raffaele Caruso
21 Marzo 2025
– Autore: Raffaele Caruso

“Ringrazio le autorità canadesi per aver restituito all’Italia tre preziosi oggetti sacri esportati illecitamente. È un importante gesto di collaborazione verso il governo italiano e un segno di rispetto verso il patrimonio religioso e culturale relativo a San Nicola di Bari”.

Lo ha dichiarato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, commentando la cerimonia svoltasi a Ottawa, nella quale sono stati restituiti all’Italia tre beni culturali (una reliquia ossea, una capsella contenente più reliquie e una statuetta lignea del Santo) provenienti dalla Basilica di San Nicola di Bari e sequestrati dalla Canadian Border Service Agency.

La restituzione è avvenuta al termine dell’evento ‘Canada-Italy Symposium on Crimes Against Cultural Property, organizzato dal ministero della Cultura canadese per discutere dell’impegno comune nella lotta al traffico illecito di beni culturali, al quale è intervenuto il comandante dei Carabinieri per la Tutela Patrimonio Culturale Francesco Gargaro. Il simposio si inserisce nel quadro della rinnovata collaborazione tra Italia e Canada, rilanciata in occasione della Ministeriale G7 Cultura di Napoli organizzata sotto presidenza italiana nel 2024.

Nessuna comunicazione ufficiale sarebbe arrivata alla Basilica Pontificia San Nicola dal Ministero della Cultura in merito agli oggetti sacri proveniente dal luogo di culto del santo di Bari. Lo comunica, in una nota, padre Giovanni Distante, priore della Basilica. Inoltre, si legge nella nota che va «certamente verificata l’autentica degli attestati e dei sigilli in cera lacca. Ci rallegriamo per il recupero, in attesa che i tre “oggetti” sacri vengano restituiti al loro originario luogo di culto».