Vi ricordate del DDL Zan? Il disegno di legge contro l’omobitransfobia accantonato dal Senato? Uno dei suoi principali antagonisti è il senatore della Lega, Simone Pillon, animatore del family day e nemico giurato delle teorie gender. Francesca sui social ha scritto un messaggio molto pesante nei suoi confronti e lo riconosce. “Ero arrabbiata per tutta la situazione, qualche giorno prima alcuni miei amici erano stati insultati – racconta -. Quando ho visto Pillon esultare in Parlamento e sui social, non ci ho visto più. Ho chiesto scusa al senatore, il commento è stato cancellato e lui mi ha provveduto a querelarmi per diffamazione. Mi è arrivata una lettera dai suoi legali”.

La richiesta avanzata però è molto strana. A Francesca infatti viene proposto di versare 6mila euro entro sette giorni per non portare la diatriba in Tribunale. La domanda sorge spontanea: a quante persone il senatore Pillon ha recapitato questa lettera? Il post in questione infatti è pieno di insulti e attacchi nei confronti del personaggio politico, alcuni sicuramente anche più offensivi e pesanti di quello di Francesca. Restiamo a completa disposizione per eventuale chiarimenti.