“Non c’è un solo giorno che non ricordi con affetto la mia esperienza da sindaco della città di Bari. Anche quelli più brutti. Essere stato sindaco della mia città mi ha permesso di diventare la persona che sono oggi. Con la mia città ho condiviso tutto, gioie e dolori, e non rimpiango niente. Anzi, non passa giorno in cui non ne senta la mancanza”. L’europarlamentare Antonio Decaro torna a parlare di Bari e della sua esperienza da primo cittadino.
“Si può sempre fare di più e meglio, ma non mi sono mai risparmiato. Ho cercato sempre di ascoltare la mia città senza giudicarla. Sono certo che il sindaco Leccese e la sua giunta sapranno lavorare bene – le sue parole al Corriere del Mezzogiorno -. Se mi sono sentito sotto attacco per gli scandali in città? Sì, onestamente sì, perché non c’era nessuna circostanza che riguardava le politiche portate avanti dalla giunta o dal consiglio. Ma quello che più mi ha fatto male è la consapevolezza che probabilmente per colpire me è stata offesa un’intera città. I baresi non se lo meritavano. Da parte mia ho fatto tutto quello che ho potuto per fornire ai commissari tutte le informazioni utili per il loro lavoro. So che la nuova amministrazione comunale ha fatto lo stesso. Spero si tenga conto del lavoro fatto e degli sforzi compiuti da tutta la città in questi anni per contrastare l’illegalità e la criminalità organizzata”.
E all’orizzonte c’è la candidatura a presidente della Regione Puglia. “Credo che la scelta del futuro di una comunità appartenga alla comunità, appunto, non ad Antonio Decaro o altri singoli esponenti politici, se pur autorevoli. Non esiste ancora una data certa per le elezioni e io sto dando seguito ad un mandato pieno, di fiducia, che i cittadini mi hanno consegnato con il voto delle Europee. Non sarebbe serio ingaggiare ora una campagna elettorale a colpi di dichiarazioni e interviste mentre sto lavorando in Europa nell’interesse della mia terra e mentre il presidente Emiliano con la sua giunta è impegnato nella crescita della comunità pugliese. Quando sarà il momento, saranno i pugliesi a scegliere. Perché in questi anni abbiamo imparato che quando qualcuno ha pensato di poter decidere al posto dei pugliesi, in luoghi distanti dalla Puglia, in stanze chiuse, non ha scelto per la Puglia, ma contro la Puglia. Non ha scelto per i pugliesi ma ha tradito i pugliesi”.