Abbiamo incontrato Valentina e Mario. Valentina è la protagonista del video girato nel centro commerciale BariBlu di Triggiano, diventato virale sui gruppi Whatsapp e sui social. La 22enne, durante lo shopping, è stata inseguita da una donna con il cellulare e riempita di insulti per la minigonna troppa corta. “Non si può vedere una cosa così, è impossibile. Con un corpo di me**a così”, le parole pronunciate in compagnia di altre persone che rincarano la dose. “Ma il fidanzato l’ha vista?”, si sente ancora nel video. “Una vergogna proprio, con un corpo di merda così. Che schifo, non si può vedere”, le ultime frasi prima di andare via e stoppare la registrazione.
Il caso è diventato di dominio pubblico, in un periodo molto delicato per la nostra nazione e abbiamo deciso anche noi di affrontare questa importante tematica perché il body shaming nei confronti di una ragazza di soli 22 anni è stato abominevole. La cosa più sconvolgente è che nessuno è intervenuto per avvisarla. In tanti hanno diffuso sui social il video come se nulla fosse, con frasi di ilarità vergognose. Tra cui molte donne. Lo vogliamo precisare, anche questa è una forma di violenza! Bisogna poi fare i conti con la sensibilità delle persone, ognuno reagisce in un modo diverso e c’è chi non riesce a superare un trauma come questo.
Valentina e Mario hanno deciso di metterci la faccia e hanno scelto noi di Quinto Potere per farlo. “Non era assolutamente voluto – esordisce Valentina -. Sono andata in bagno e forse è stata una mia dimenticanza, è una gonna elasticizzata e devi sempre aggiustartela. Anche se fosse stato voluto, non vedo dov’è il problema. Ognuno si veste come pare. Preferivo che la donna si fosse avvicinata a me e mi avesse avvisato. Questi sono commenti di una persona ignorante. Non sapete come può reagire una persona, io mi sono combinata il casino, queste persone devono pagare. Non sono stata benissimo, mi sono fatta anche del male. Poi ho visto che tanti nostri coetanei la pensano come noi. Sono disposta ad andare avanti, non può finire qui e non deve succedere più a nessun’altra ragazza e donna. Ho pensato di non uscire più, di non vestirmi. Mi hanno rovinato il Natale in famiglia, per fortuna c’è stato Mario al mio fianco”.
“Penso che non sia normale seguire due ragazzi nel centro commerciale, fare un video e postarlo. Girato da una donna, siamo ormai nel 2024 e non c’è ancora solidarietà femminile. Dobbiamo seguire lo stereotipo della donna perfetta, che senso ha fare le manifestazioni se poi dobbiamo rimanere con questa mentalità bigotta? Questa donna potrebbe essere nostra madre – spiega Mario -. Sono stufo di queste cose. Dietro uno schermo siamo tutti bravi a ridere, ci sono persone che si sono tolte la vita per questo”.