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Diciottenne pugliese arrestata in Kazakistan, Amina accusata di traffico di droga: “Torturata l’Italia ci aiuti”

30 Ottobre 2023
– Autore: Eleonora Francklin
30 Ottobre 2023
– Autore: Eleonora Francklin

Amina Milo Kalelkyzy, 18enne pugliese con origine kazake, è stata arrestata l’11 luglio con l’accusa di traffico internazionale di droga e rischia una pena tra i 10 e i 15 anni di carcere. Era in Kazakistan con la madre per far visita a dei parenti. Stando a quanto ricostruito dalla madre e dal suo legale, Amina è stata fermata a fine giugno mentre era in giro con un suo coetaneo del posto. Il giovane avrebbe avuto con sé dello stupefacente e, come precisa il legale, la giovane non ne era a conoscenza. La 18enne è stata così portata in un appartamento privato dal quale poi un agente avrebbe chiamato sua madre, Assemgul Sapenova, chiedendole 60mila euro per il rilascio di sua figlia. La donna sul consiglio dell’avvocato si è rivolta all’ambasciata italiana che ha ottenuto il rilascio. In quei giorni Amina sarebbe stata maltrattata e picchiata e avrebbe subito dei tentativi di violenza. Alcuni dei poliziotti, infatti, sono indagati per le torture subite dalla giovane. Pochi giorni dopo, l’11 luglio, la giovane è stata convocata dalla polizia che pare le abbia fatto firmare dei documenti scritti in kazako, lingua sconosciuta alla giovane italiana che vive da 8 anni a Lequile con la famiglia. La giovane ora è detenuta per traffico di internazionale di droga. La storia di Amina in questi giorni è arrivata sul tavolo del ministro degli Esteri, Antonio Tajani.