“Io non pretendo nulla, ho solo bisogno di tempo”. Annamaria è affetta da sclerosi multipla dal 2005 e da un giorno all’altro l’ex marito le ha inviato uno sfratto esecutivo dalla villa che lui stesso ha costruito per lei quando ancora erano sposati. Il 4 luglio dovrà lasciare la casa in via Borgo Fiorito, a Noicattaro. “È tutta una barzelletta – dice affranta -. Quando ci lasciammo mi disse che, date le mie condizioni di salute, avrei potuto continuare a vivere in questa casa. Sta di fatto che da quando nella sua vita è entrata un’altra donna le cose sono cambiate. Da un giorno all’altro mi ha detto che avrei dovuto lasciare la villa. Ma nelle condizioni in cui mi trovo non posso catapultarmi fuori, per andare dove poi? Nonostante prendo una misera pensione di invalidità, sono riuscita a sopravvivere con i miei risparmi e in questi giorni ho messo in vendita la casa che era dei miei genitori. Lì non posso andare a vivere perché non è a misura di disabile. Ho trovato un compratore, ma ci vuole tempo affinché possa ottenere il mutuo. Io ho già trovato la casa in cui andare a vivere, anche se si trova in un quartiere che non conosco, e mi serve solo fare l’atto. Ho solo bisogno di qualche mese affinché queste beghe burocratiche finiscono”. Annamaria parla con la voce strozzata. Piange quando racconta di ciò che ha dovuto subire da quando l’ex marito ha trovato una nuova compagna. “La verità è solo una. Vuole questa villa perché ha la piscina. Vuole venirci a vivere il prima possibile. Ma un bagno in piscina può aspettare, la salute no”.
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- di: Raffaele Caruso
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