Nuova puntata della rubrica “Disastro Arca”. Ci troviamo ancora una volta nel quartiere San Paolo di Bari, in via Leotta 21. Le problematiche sono davvero tante. “Circa un mese fa abbiamo preso in gestione questo condominio a causa di problemi di energia elettrica – racconta l’amministratore -. Dopo i diversi approfondimenti, abbiamo trovato una situazione disastrosa. Oltre a 2600 euro di debiti per la luce, c’è un buco di 104mila euro di debiti con l’Aqp. Non funziona niente, tutto è bloccato e allo stato di abbandono totale”.
Dalla luce all’ascensore con il buco, non si salva praticamente niente. Una situazione resa ancora più disastrosa dal fatto che nella palazzina ci sono almeno 8 persone invalide, barricate in casa perché impossibilitate a muoversi.
“C’è una procedura interna Arca dove si richiedono anticipazioni all’Ente proprietario, dopo questa vengono fatte delle costituzioni in mora agli assegnatari. Per il loro abbandono sono costretti a trovare un accordo per risarcire la cifra anticipata dall’ente pubblico”, aggiunge l’amministratore di condominio. Ma la burocrazia ci ammazzerà tutti, noi questo lo sappiamo.
“Salgo e scendo ogni giorno, ho diversi problemi di salute”, spiega l’82enne che abita al quinto piano. Al terzo invece c’è una coppia di anziani, entrambi non possono uscire di casa. “Non posso camminare, non mi ricordo quando sono uscita l’ultima volta da casa. Sono sempre qui, è una brutta vita. Nemmeno i cani vengono trattati così”, spiega.
Raffaele, 84 anni, è invece sceso dal settimo al terzo piano per venirci a trovare. “Sono giorni che non scendo, ho l’affanno se salgo – racconta -. Ho il diabete, una patologia al cuore. Sono in regola, ho sempre pagato tutto, se mi succede qualcosa faccio passare i guai a tutti. Sono in galera, fortunatamente c’è mio figlio che riesci a portarmi qualcosa”.
Francesco, 80 anni, è stato operato al cuore. Sta meglio ma ogni giorno, come gli altri, è costretto a fare giù e su per le scale. E solo grazie a Carmela tutti riescono a vedere la televisione. “Qui c’è da fare dalla A alla Z, dalla situazione contabile a quella della sicurezza – conclude l’amministratore -. Noi ci mettiamo la faccia, ma senza l’aiuto dell’ente proprietario qua possiamo fare davvero poco”.