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Dissetò Bari nel ‘500, restaurata la cisterna di Bona Sforza: “Custodiamo i simboli della nostra storia”

12 Dicembre 2023
– Autore: Raffaele Caruso
12 Dicembre 2023
– Autore: Raffaele Caruso

Una cisterna cinquecentesca nel cuore della città vecchia di Bari, unico esemplare ancora esistente fra quelle realizzate nel XVI secolo dalla duchessa Bona Sforza per fare fronte alla cronica assenza di acqua. Il bene, danneggiato dal tempo, dall’incuria e dagli atti vandalici, è tornato a nuova vita grazie al restauro promosso dal Soroptimist international club di Bari, che ha restituito l’originaria bellezza al manufatto di proprietà comunale. All’inaugurazione, questa mattina, hanno partecipato fra gli altri il sindaco Antonio Decaro, la presidente del club barese di Soroptimist international Micaela Paparella e il direttore del museo Diocesano di Bari don Michele Bellino e i rappresentanti delle realtà che hanno sponsorizzato il restauro – AQP spa, Fondazione Antonio Laforgia, BCC di Bari e Taranto, Centro di storia religiosa in Puglia, Galante restauri e conservazioni, Neos restauri. L’intervento di restauro è consistito in accurate attività di pulitura e rimozione del cemento, trattamento biocida, stuccature e microstuccature, infiltrazioni di malta in profondità per facilitare il consolidamento, stuccature di sostegno e consolidamenti di tipo chimico localizzati.

“Avere cura dei luoghi e dei simboli della nostra storia significa amare la nostra città – ha detto Decaro – e custodirla al meglio per chi verrà dopo di noi”. “Anche far conoscere un luogo o un monumento – ha aggiunto – significa aver cura della propria città e trasferire un pezzo della nostra storia e della nostra identità a chi non lo conosce”. Paparella ha annunciato che “in primavera presenteremo una pubblicazione sul restauro della cisterna che illustrerà nel dettaglio il lavoro eseguito nei mesi scorsi da Maria Galante con la supervisione e l’autorizzazione della Soprintendenza”. “Il nostro auspicio – ha concluso – è che questo manufatto, segnalato al pubblico grazie a una targa con Qr code che porta a una scheda bilingue, possa rappresentare un nuovo elemento di interesse per chi voglia conoscere la storia e l’identità della nostra città”.