Il caso della sospensione per 45 giorni inflitta dalla Polizia Locale alla discoteca Villa Rotondo situata su corso Alcide De Gasperi finisce in Tribunale. A novembre vi abbiamo raccontato del blitz nella struttura da parte degli degli agenti del settore Annona. All’interno, secondo quanto si legge nel verbale della Polizia Locale, erano presenti circa 220 presenze, quando la capienza consentita era solo di 146. In totale erano 320 i nominativi presenti sulle 8 liste degli invitati. I gestori hanno provato a fornire la propria versione dei fatti, specificando che erano in corso due eventi distinti privati (una festa privata al piano rialzato e una festa di laurea a quello superiore), ma non è bastato. Alla struttura il 29 novembre è stata così comunicata la sospensione dell’attività per 45 giorni, anche se Villa Rotondo non ha mai chiuso.
“La situazione si è regolarizzata solo alle 2 e 45, al termine della serata, violando gravemente – le prescrizioni e particolare quella di non superare la capienza massima al piano rialzato della struttura pari 146 persone e mettendo così seriamente a rischio la tutela della sicurezza pubblica. In caso di reiterazione si procederà alla revoca del relativo titolo autorizzatorio”, si legge nell’atto della Polizia Locale.
Il caso è approdato in Tribunale, sia in quello civile che quello amministrativo. I gestori hanno presentato subito un ricorso al Tar per ottenere l’annullamento dell’ordinanza di sospensione dell’attività, richiesta che i giudici hanno accolto il 14 dicembre rinviando la decisione ad un’altra udienza. Ma i gestori di Villa Rotondo hanno impugnato la sanzione anche davanti al Tribunale ordinario con una querela di falso dei verbali di accertamento delle irregolarità, citando il Comune. Si tornerà in aula il 24 giugno. In attesa della decisione del giudice civile, il Tar ha sospeso per ora il giudizio.