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Droga nascosta nella moto, assolto Sabino Capriati: “Non era sua”. Condannato a 1 anno e 8 mesi lo zio Onofrio

3 Dicembre 2024
– Autore: Raffaele Caruso
3 Dicembre 2024
– Autore: Raffaele Caruso

Sabino Capriati, rampollo del clan mafioso di Barivecchia e figlio di Raffaele (ucciso la sera del primo aprile scorso a Torre a Mare), è stato assolto dall’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Sotto la sella della sua moto fu trovato quasi mezzo chilo di marijuana ma la droga non era sua. Condannato invece ad un anno e 8 mesi di reclusione, per la stessa accusa, il 28enne coimputato Onofrio Lorusso, zio di Sabino Capriati. Nei cui confronti è scattata anche una multa di 4mila euro.

I fatti per cui i due erano finiti a processo risalgono al 27 aprile 2020 quando, nel corso di un controllo, le forze dell’ordine avevano trovato sotto la sella della moto, sottoposta a fermo amministrativo e intestata a Capriati, sei buste di cellophane (su due delle quali erano state rilevate le impronte digitali di Lorusso) contenenti oltre 400 grammi di marijuana e quattro di cocaina.