È stato presentato oggi il progetto sperimentale dell’Assessorato all’ambiente guidato da Anna Grazia Maraschio contro l’abbandono dei rifiuti lungo le strade extraurbane. È previsto il potenziamento del sistema di vigilanza, con droni e l’incremento delle fototrappole, con un servizio attivo anche nelle ore notturne. Il piano di prevenzione e sensibilizzazione sarà l’asse portante dell’intervento. Il progetto, che ha una dotazione finanziaria di 500mila euro, e che sarà gestito dal Nucleo di Vigilanza Ambientale della Regione Puglia, si inserisce nella più ampia strategia regionale di contrasto al fenomeno degli abbandoni dei rifiuti.
“C’è ancora chi continua ad abbandonare rifiuti senza giustificazioni. Qualche mese fa avevamo lanciato uno spot televisivo con Gianni Ciardo e i Boomdabash e avevo pregato in ginocchio tutti i pugliesi e tutti i turisti che vengono a trovarci di non abbandonare i rifiuti: quindi non mi si potrà dire che non avevamo provato la via del convincimento e della richiesta di collaborazione. Oggi – spiega Emiliano – la Regione Puglia, grazie all’assessorato all’Ambiente e al Nucleo di Vigilanza della Regione Puglia, sta mettendo in campo una serie di attività di intelligence per individuare i responsabili degli abbandoni illegali di rifiuti con un finanziamento senza precedenti nella storia d’Italia per individuare questi signori. Subiamo infatti la mortificazione di investire milioni e milioni di euro per individuare pochissime persone rispetto ai milioni di turisti e di cittadini pugliesi che si comportano bene, ma che fanno danni incalcolabili alla salute, all’ambiente e all’immagine della Regione. La mortificazione più grossa per un turista e per un pugliese è di non poter giustificare la sporcizia che si trova alle volte in posti bellissimi, solo perché qualcuno non ha altra idea di mettere tutto in qualche sacchetto e accantonare vicino a un muretto a secco secolare, vicino ad un ulivo meraviglioso, a una spiaggia stupenda con il mare più pulito d’Italia. Tutte cose che non sono congrue, sensate rispetto ai risultati che la Puglia ha avuto in questi anni. Adesso sarà lotta senza quartiere a tutti coloro che non hanno voluto ascoltare la mia richiesta in ginocchio di smetterla con questo tipo di pratiche. Conseguentemente chiederemo anche a tutti gli enti proprietari di intervenire sulle loro strutture per la pulizia, ma senza pretendere che questa pulizia sia l’unica soluzione per risolvere il problema. In questi anni di mia presidenza sono stati investiti più di 30 milioni di euro in finanziamenti aggiuntivi ai comuni per ripulire le discariche abusive di questo tipo. E’ una follia perché con 32 milioni di euro avremmo finanziato meglio, per esempio, gli assegni di cura che servono ai disabili, è una cosa che dobbiamo far cessare con la collaborazione di tutti. Serve che i media, i giornali, tutti quelli che possono parlare condannino questo tipo di attività che non è affatto un’attività fisiologica e che non si risolve solo con la pulizia, perché la pulizia una volta fatta può essere vanificata dal successivo soggetto che decida di lanciare da un finestrino l’ennesimo sacchetto. Mi auguro che anche le convenzioni con le Forze dell’Ordine funzionino, voglio avvisare tutti: metteremo telecamere talmente piccole, invisibili, che anche quando penserete di averne individuata qualcuna vi beccheremo in ogni caso. E quando vi beccheremo, vi faremo pagare fino all’ultimo euro tutti i danni che avete fatto”.
“Il territorio della nostra Regione è costantemente interessato dal fenomeno dell’abbandono di rifiuti – dichiara l’assessora Anna Grazia Maraschio – un fenomeno purtroppo in crescita e deleterio per una terra, come la Puglia, che tanto sta investendo sulla bellezza del suo paesaggio unico al mondo. Abbiamo deciso di affrontare il problema in maniera organica, partendo da un presupposto: negli ultimi 5 anni la Regione, al fine di supportare i Comuni su questo problema, ha impegnato 31,5 milioni di euro per la pulizia straordinaria del territorio, che è un intervento necessario ma non risolutivo senza misure di prevenzione, monitoraggio e repressione. Abbiamo quindi ideato un progetto sperimentale di vigilanza attiva del territorio, un controllo capillare per presidiare le strade del turismo a valenza paesaggistica”.
“Il progetto nasce dalla collaborazione attiva con i cittadini – prosegue Maraschio – prende forma dalle segnalazioni che sono arrivate da parte di turisti e amministratori locali, che il mio assessorato ha prontamente raccolto. Ne è nato un quindi un progetto che punta da un lato alla repressione del fenomeno, dall’altro vogliamo investire sulla sensibilizzazione, sulla prevenzione, sulla nascita di una nuova cultura in grado di far comprendere che lo smaltimento di rifiuti lungo le strade è un’usanza che danneggia tutti, anche chi sta commettendo il gesto. Danneggia la Puglia intera”.
“I provvedimenti illustrati si inseriscono in una più ampia strategia di contrasto dell’abbandono dei rifiuti approvata con delibera di Giunta nel luglio 2022”, spiega il direttore del Dipartimento Ambiente, Paolo Garofoli, presente alla conferenza stampa insieme alla dirigente della Sezione regionale di Vigilanza ambientale Rocca Anna Ettorre e alla dirigente della Sezione ciclo rifiuti e bonifiche Antonietta Riccio. “Il progetto – ha continuato Garofoli – vede la collaborazione di più enti con la regia della Sezione regionale di Vigilanza Ambientale. Attraverso un sistema tecnologicamente avanzato di monitoraggio delle strade a elevata valenza turistica e paesaggistica, la Regione intende rispondere a un fenomeno senza controllo che negli ultimi anni ha fatto registrare una escalation di segnalazioni da parte di amministratori e turisti. Il progetto prevede il monitoraggio di queste aree maggiormente sensibili e l’individuazione del responsabile della violazione con conseguenze che ne derivano da un punto di vista normativo – con sanzioni amministrative molto onerose per i privati – e sanzioni di carattere penale per gli operatori economici”.
Oltre a queste misure, che sono di prevenzione e di repressione, con il potenziamento della videosorveglianza ambientale sulle strade paesaggistiche, è previsto, con un altro provvedimento, anche lo stanziamento di 2 milioni di euro per i comuni per interventi di rimozione di rifiuti illecitamente abbandonati su aree pubbliche. L’importo del finanziamento sarà commisurato in base a 5 parametri oggettivi: popolazione comunale residente, superficie del territorio comunale, lunghezza delle strade comunali, presenze turistiche e circostanza che il comune sia costiero. Parametri basati sulla considerazione che un maggior numero di persone che insistono su di un territorio, sia in maniera stanziale che stagionale, comportano un maggior rischio di abbandono di rifiuti; che la maggiore estensione del territorio e delle strade di pertinenza, nonché la presenza di aree costiere, implicano maggiori difficoltà nell’attività di controllo e quindi più facilità di abbandonare impunemente i rifiuti; le aree costiere sono inoltre soggette a fenomeni di spiaggiamento dei rifiuti e presentano maggiori difficoltà nell’attività di raccolta dei rifiuti abbandonati.