“Sono viva solo perché mio marito mi credeva morta, quando è uscito di casa ho telefonato al 118”. Sono le parole rilasciate in un’intervista a La Stampa da Tefta Malaj, la donna che è riuscita a sfuggire alla furia omicida del marito Taulant Malaj. L’uomo ha ucciso a coltellate il suo presunto amante, il pasticciere 51enne Massimo De Santis, e la figlia 16enne Jessica, che ha fatto da scudo per proteggere proprio la donna. Tefta è stata sottoposta ad un intervento chirurgico al Policlinico Riuniti di Foggia in seguito alle ferite da arma da taglio riportate, ha un polmone bucato e resta in prognosi riservata, ma le sue condizioni sono buone.
“Jessica mi voleva difendere. Si è messa davanti a me e così mio marito l’ha colpita per le cose che lei ha detto – ha aggiunto -. Difendeva me. Mio marito mi insultava con parolacce e lei diceva che le sue accuse erano false. Mia figlia è morta ingiustamente. Per fortuna non ha colpito mio figlio di 5 anni. Per fortuna almeno lui è vivo: lo vorrei tanto vedere ma ancora non me lo hanno portato qui in ospedale”.