In vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre, Confcommercio Bari BAT in rappresentanza delle imprese associate, dei territori e delle federazioni rivolge un appello alle principali forze politiche con l’obiettivo di avere risposte immediate all’emergenza energia in raccordo con l’Europa, stabilendo in primis un tetto al prezzo del gas, e poi una migliore spesa pubblica e un riordino del sistema fiscale, e politiche a sostegno dell’innovazione, del lavoro e della transizione energetica.
“Sia a livello nazionale che territoriale – spiega Sandro Ambrosi presidente di Confcommercio Bari BAT e Vice Presidente Nazionale Confcommercio – chiediamo di concentrare le risorse su queste priorità per superare le emergenze che minacciano la ripresa economica e la stabilità dell’intero territorio”.
Legalità e Sicurezza, lavoro e contrattazione, riforma fiscale, welfare, politiche attive e formazione, credito e sistemi di garanzia, città, commercio e servizi di prossimità, agenda giovani, cultura, turismo, imprenditoria femminile, sono solo alcune questioni per le quali Confcommercio chiede attenzione e priorità.
Occorre, piena consapevolezza delle sfide che il nostro Paese deve affrontare e dell’esigenza che venga tutelato e sviluppato quanto di buono si stava realizzando attraverso il cantiere delle riforme e degli investimenti legati al PNRR, le misure per contenere gli impatti del caro energia e dell’inflazione, gli interventi per sostenere lavoro, produzione e consumi.
“La politica italiana- aggiunge Ambrosi – deve esserne consapevole e mettere in campo scelte conseguenti. È questa la responsabilità che chiediamo a tutte le forze politiche. Lo chiedono gli imprenditori, i lavoratori autonomi ed i professionisti che operano nel commercio e nei pubblici esercizi, nel turismo e nella cultura, nei trasporti e nella logistica, nei servizi alle persone ed alle imprese. Lo chiede, anche quel terziario di mercato che ha profondamente risentito degli impatti economici e sociali della pandemia, ma che continua a concorrere in maniera determinante alla formazione del PIL e dell’occupazione del nostro Paese.”
L’impegno contro ogni forma di criminalità deve essere sempre con più realizzato con la fitta collaborazione tra istituzioni e associazioni imprenditoriali a tutela del circuito legale dell’economia e per il contrasto del racket delle estorsioni e dell’usura. A contrasto dei rischi di pervasività dell’usura ed al fine di imprimere nuovo slancio agli interventi di prevenzione – come peraltro segnalato dalla Corte dei Conti – andrebbe considerata la possibilità di estendere in via normativa al Fondo di prevenzione di cui all’articolo 15 della legge n. 108/1996 la garanzia dello Stato a prima richiesta, ferma restando la gestione del Fondo da parte di confidi, associazioni e fondazioni.