Skip to content

Elezioni 2022, malcontento nel Pd pugliese: “Liste illegali violata la parità di genere”. Capone valuta candidatura

18 Agosto 2022
– Autore: Raffaele Caruso
18 Agosto 2022
– Autore: Raffaele Caruso

Nel Pd pugliese monta il malcontento tra iscritti e big del partito: la compilazione delle liste per le prossime elezioni sembra essere stata una delusione per molti. Se la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, solo al quarto posto nel plurinominale al Senato, “sta riflettendo” se accettare o meno la candidatura, c’è chi chiede di modificare le liste perché violerebbero “gli statuti nazionali e regionali”.

A sollevare il polverone è il consigliere regionale Fabiano Amati, presidente della commissione Bilancio del Consiglio: “Le liste del Pd Puglia – sostiene – non sono solo invotabili, ma pure illegali. Violano infatti una gran quantità di norme statutarie e in particolare quelle sulla parità di genere e quelle sulla contendibilità delle cariche”. Amati, chiedendo la modifica delle liste, domanda dove siano “le varie Commissioni di garanzia, le organizzazioni femminili del partito e le varie commissioni di parità: hanno scelto di non disturbare il manovratore?”. E poi, aggiunge, “non era stato il segretario Letta a dire che vogliamo un partito femminista Non era stato il presidente Emiliano a dire che la violazione della parità di genere ci rende impresentabili?”.

Critiche arrivano anche da Articolo Uno Puglia sull’esclusione dei suoi candidati dalle liste, tra cui l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, ex assessore regionale alla Sanità. Protesta anche il consigliere tarantino Michele Mazzarano, ex assessore: “Dopo il 25 ci sarà il 26 settembre e da quel giorno qualcuno dovrà render conto di scelte così gravi tanto da ostacolare persino la partecipazione alla campagna elettorale. Le liste del Pd – evidenzia – sono inguardabili”.

Gli fa eco un altro consigliere regionale, Donato Metallo: “Le liste del Partito democratico in Puglia – scrive su Facebook – e soprattutto in Provincia di Lecce sono amarezza, delusione, mortificazione di un partito, dei suoi militanti, dei compagni e compagne. Nulla di democratico, ma candidati nominati dall’alto, imposti”.

“In un contesto complessivo di difficoltà, in cui c’è una riduzione importante di seggi, io credo che Enrico Letta abbia fatto un lavoro ottimo e difficile. Ha provato a tenere un mix di esperienza e innovazione, dove dentro ci sono parlamentari uscenti ma anche figure forti espressione dei territori”. È quanto dichiara Raffaele Piemontese, vicepresidente della Regione Puglia, candidato capolista del Pd pugliese nel Foggiano, replicando anche alle polemiche di alcuni esponenti del Partito democratico locale sulle liste elettorali.

“Letta – prosegue Piemontese – ha fatto un ottimo lavoro, aprendo il campo ad amministratori e forze che non stavano in Parlamento. Per quanto riguarda nel dettaglio la Puglia, se analizziamo le candidature, noi candidiamo nella circoscrizione nord il vicepresidente della Regione Puglia, io sono uomo di partito da quando avevo 16 anni, con un radicamento importante sul territorio. A Bari idem, con Lacarra che ha fatto l’amministratore comunale e regionale. Poi c’è Boccia, capolista al Senato che parte da assessore comunale a Bari e ha esperienze nazionali”.

“E poi – aggiunge – c’è il tema dei civici, secondo me è stata un’operazione politica intelligente. Questo connubio Pd-civismo in Puglia ci ha fatto vincere tante elezioni, a livello regionale e comunale. Quindi candidare Claudio Stefanazzi, quale espressione del civismo, è stata un’operazione politica intelligente perché il mondo civico giustamente chiedeva rappresentanza. Perché dovevamo lasciare fuori un pezzo importante del civismo?”.

Sulla presidente del Consiglio regionale pugliese, Loredana Capone, quarta al Senato, dice: “Loredana è una mia amica e mi auguro che al Senato, dopo Boccia, i due esterni nazionali candidati in altri collegi possano scattare lì e quindi permettere a Loredana di stare dentro”.