“Nella data odierna, con grande stupore – nonchè disagio per me e le mie figlie – sono stato sottoposto ad una perquisizione domiciliare su mandato della Procura della Repubblica, a seguito di un’indagine avente ad oggetto la presunta compravendita di voti elettorali nelle ultime elezioni amministrative 2021. Mi sento in dovere di confermare la mia totale estraneità ai fatti contestati”.
A parlare è Alessandro Cataldo, ritenuto dagli inquirenti “deus ex machina” del collaudato sistema per “comprare voti”, realizzato in occasione delle ultime elezioni di Triggiano.
“Sono fiducioso che la piena regolarità e correttezza del mio operato troverà riscontro nell’attività investigativa degli inquirenti e dei magistrati – conclude -. Ho sempre agito nel rispetto degli altrui diritti e prerogative costituzionali, credo fortemente nel valore democratico del confronto e non mi sarei mai permesso di condizionare o coartare chicchessia nelle sue scelte. Per questo, nutro grande fiducia nel lavoro dei magistrati e nel nostro sistema giudiziario”.