Torniamo ad occuparci del filone delle case popolari e delle emergenze abitative. Spesso raccontiamo storie di gente costretta a vivere per strada in attesa di un’emergenza abitativa, o di famiglie che non riescono ad ottenere la casa popolare, nonostante siano in graduatoria, a causa dell’abusivismo o di case vuote non censite. Ne abbiamo parlato anche con l’assessore Lacoppola che ha annunciato un imminente censimento dei quartieri più particolari come San Pio e San Paolo. Ma parallelamente alle storie che vi raccontiamo ci sono anche i furbetti, quelli che ottengono l’emergenza abitativa o la casa popolare nonostante abbiano una entrata consistente al mese, non opportunamente registrata perché lavoratori in nero. Nel video vi mostriamo uno dei tanti furbetti. Lui stesso ammette di pagare una casa 600 euro al mese, ma con lo sfratto la deve lasciare il prima possibile. “Sicuramente la vorrà vendere, ma poteva chiedere a me, mi sarei messo un mutuo. In busta paga guadagno 1200 euro, ma in realtà sono 1800. Ho però i miei figli a carico con i miei nipoti”. Nonostante la possibilità di poter pagare un affitto, soprattutto per il fatto che non dichiara l’intero stipendio, ha ottenuto l’emergenza abitativa in cui, dice, si trasferirà a breve. Pensare che aveva rifiutato una a Enziteto perché lontano dal lavoro. Pensare c’è chi vive in tuguri in attesa della ristrutturazione da parte dell’Arca, chi invece non si può permettere nessuna spesa perché senza lavoro, e poi ci sono queste persone che raggirano la legge approfittando delle lacune del sistema. Insomma, i furbi sono tanti e scovarli tutti sarò davvero una impresa ardua.
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- di: Raffaele Caruso
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