False informazioni per ottenere contributi a fondo perduto per le imprese in difficoltà a causa dell’emergenza covid. I militari della Guardia di finanza di Foggia, al termine di una indagine coordinata dalla Procura di Larino, hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca emesso dal gip, anche per equivalente, di beni immobili e disponibilità finanziarie per circa 300mila euro.
Il provvedimento giudiziario è giunto alla conclusione di indagini di polizia giudiziaria condotte nei confronti del titolare di una impresa agricola, di Chieuti nel foggiano, per aver chiesto ed ottenuto, in due successive tranche, un contributo a fondo perduto.
I finanzieri, dopo una preliminare analisi di rischio condotta sulle banche dati a disposizione del corpo, hanno raccolto elementi indiziari di colpevolezza in ordine alla produzione di false informazioni da parte dell’imprenditore agricolo in un’istanza di accesso ai contributi a fondo perduto previsti dai cosiddetti decreti “Sostegni” e “Sostegni bis”, in ordine alla realizzazione, nell’anno 2019, di un volume di affari spropositatamente più alto di quello effettivamente verificato dalle indagini, in tal modo riuscendo a maturare l’indebita percezione di un contributo a fondo perduto pari a 300.000 euro, avendo dichiarato nel 2020 un calo drastico del volume di affari rispetto al 2019.
La Procura della Repubblica di Larino ha avanzato una richiesta di misura cautelare che il gip ha accolto, ritenendo sussistente la presenza dei gravi indizi di colpevolezza, così disponendo il sequestro, fino a concorrenza dell’importo complessivo di 300mila euro, liquidità presenti su depositi e conti correnti bancari nella disponibilità dell’indagato nonché 7 immobili (4 autorimesse, 3 appartamenti) nelle province di Foggia e Campobasso.