Enza ha 25 anni, due figlie piccole e la sua storia è di stretta attualità. “La prima casa che ho trovato è stata questa, quando sono venuta qui per la prima volta non c’era niente e non mi dissero che dovevo fare i conti con tanti problemi come l’umidità, il riscaldamento che non c’è e gli scarichi che vanno per strada”, esordisce la giovane.
La sua situazione potrebbe essere migliorata attraverso l’emergenza abitativa, come confermato a noi di Quinto Potere anche dall’assessore comunale Vito Lacoppola. “Le mie due figlie sono di due papà diversi, me la sono però sempre cavata da sola. Loro non si sono mai interessati – continua -. Non ho l’affido esclusivo, non ho mai ricevuto nulla. Ho avviato tutte le procedure affinché Nicole e Denise abbiano il mio cognome”.
La storia di Enza si intreccia prepotentemente con l’eterna diatriba sul reddito di cittadinanza, proprio mentre Italia Viva raccoglierà le firme per abolirlo a partire dal 15 giugno, come annunciato dal leader Renzi sui social.
“Sono stata costretta a prendere casa da sola, percepivo fino ad aprile il reddito di cittadinanza da 950 euro. Ho finito i 36 mesi, ho presentato le carte ma questo mese non prenderò niente ed è un momento difficile – conclude -. Il reddito mi ha salvato ma non è una garanzia, nessuno vuole darmi l’affitto. Ho cercato lavoro, faccio le pulizie ma adesso non posso andarci perché non so a chi lasciare le mie figlie”.