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Escluso dai “buoni di servizio”, Luca non va al centro diurno. Il Papà: “Si sono bevuti il cervello”

16 Ottobre 2023
– Autore: Eleonora Francklin
16 Ottobre 2023
– Autore: Eleonora Francklin

“Come si può fare i tagli alle persone disabili e agli anziani e non per altre cose superflue. Questi si sono bevuti il cervello”. A parlare è il padre di Luca, un ragazzo affetto da disabilità a cui sono stati negati i buoni di servizio per frequentare il centro diurno.

Con l’aiuto dei buoni di servizio, il padre di Luca pagava solo 50 euro al mese e lui poteva frequentare il centro diurno quotidianamente dalle 8 alle 17. Visto che Luca è stato ammesso al centro diurno ma non al finanziamento, da quando sono stati applicati dei tagli, sono costretti a sborsare 26 euro al giorno.

“Mi sono arrivate le ricevute da pagare. Quasi 700 euro per rendere la vita di mio figlio più serena”. Infatti quando Luca non può andare al centro, il padre è costretto o a portarselo con se per fare dei servizi o a lasciarlo dalla sorella che non sempre può badare a lui. “Mi piace andare al centro, lì coloro e gioco” racconta Luca.

“Sono vedovo e questi buoni erano fondamentali per noi. Ho scritto al sindaco Decaro per avere spiegazioni, ma non sono mai stato contattato. Non si possono fare questi tagli alle persone che hanno bisogno. È una vergogna”. Ovviamente se il Comune volesse rispondere alla denuncia del padre di Luca può contattarci sul 3488966969 o su [email protected] siamo qui per ogni chiarimento.