I giudici della seconda sezione della Corte di Assise d’Appello di Bari, gli stessi che hanno condannato a 26 anni e 6 mesi di reclusione Antonio Colamonico, hanno accolto l’istanza del generale Luciano Garofano, ex comandante del Ris di Parma, alla guida dei consulenti della difesa, che ha chiesto di mettere in sicurezza alcuni reperti emersi nel sopralluogo del 23 marzo scorso nel centro estetico dove fu uccisa Bruna Bonvino, l’estetista italo-brasiliana. L’obiettivo di Garofano è quello di trovare elementi utili che dimostrino l’innocenza di Colamonico. Gli elementi dovranno essere repertati entro lunedì prossimo e dopo il locale sarà restituito ai proprietari.