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Evasione dal carcere di Nuoro: il boss Raduano è stato 3 giorni in una cantina e 4 mesi in una tenda

4 Dicembre 2024
– Autore: Raffaele Caruso
4 Dicembre 2024
– Autore: Raffaele Caruso

Il boss della mafia garganica Marco Raduano, fuggito dal carcere di Nuoro il 24 febbraio 2023 e poi arrestato in Corsica nel febbraio di quest’anno, ha passato, subito dopo l’evasione, tre giorni una cantina di un’abitazione a Nuoro, alcuni giorni nelle campagne Bitti (Nuoro) e poi 4 mesi in una tenda nelle campagne di Padru, in una zona impervia della Gallura.

Qui è rimasto almeno sino a giugno, il tempo per organizzarsi la fuga in Corsica. Dall’isola francese è poi passato in Spagna, dove ha trovato il suo braccio destro Gianluigi Troiano, che è stato arrestato nel gennaio 2023. In quel momento Raduano è dovuto tornare in Corsica dove è stato arrestato l’1 febbraio 2024. E’ questa la ricostruzione della latitanza di Raduano fatta in una conferenza stampa in Questura a Nuoro dove è emerso che complessivamente nell’inchiesta gli indagati sono 58 tra Sardegna, Puglia e Veneto e Corsica.

Secondo le indagini è emerso che Raduano ha potuto contare su una serie di fiancheggiatori sin dall’interno del carcere, a partire da un agente della polizia penitenziaria. Il boss aveva, infatti, a disposizione telefoni cellulari, un gancio prelevato dalle officine del carcere che gli ha permesso si scavalcare il muro di cinta con le lenzuola annodate e tutta una serie di doppioni di chiavi della struttura.

Tra i 14 arrestati ci sono residenti nelle province di Nuoro, Sassari e Venezia, ma anche a Bastia, alcuni dei quali originari del focciano che hanno fornito assistenza materiale – anche economica – per la fuga. Qualcosa, però, non ha funzionato al momento dell’evasione: Raduano forse si aspettava di trovare un complice all’esterno del carcere di Badu ‘e Carros, ma così non è stato. Ecco perché ha dovuto attendere nascosto in una cantina a Nuoro.

In carcere sono finiti Michele Gala detto «Pinguino», 37 anni, di Vieste, Antonio Germinelli, 33 anni, di Vieste, Domenico Antonio Mastromatteo detto «Pescecane», 32 anni, di Vieste, Michele Murgo detto «U bell» o «Il Londinese», 28 anni, di Vieste, Danilo Notarangelo, 34 anni, di Vieste, Marco Rinaldi detto «Il Veneziano», 30 anni, di San Giovanni Rotondo residente a Mestre. Ai domiciliari Matteo Colangelo, 28 anni, di Vieste.