Ciò che pubblichiamo è solo la punta dell’iceberg. Un lavoro costante e quotidiano, fatto di incontri, promesse, analisi, letture e testimonianze. Non tutto ciò che ci viene segnalato è meritevole di approfondimento. Una parte ancora più esigua la potete leggere su quintopotere.it o vedere sul canale YouTube o sugli altri social.
Fatta la premessa, entriamo nel vivo dell’assurda storia capitataci circa un mese dopo gli arresti baresi del 26 febbraio scorso. Un caro amico mi chiama dicendomi che c’è un ex carabiniere dei Nas che aveva notizie molto delicate da darmi. Ci diamo appuntamento a Rutigliano e mi porta all’agriturisno Lama San Giorgio. L’ex militare promette di raccontarmi la genesi di quei rapporti che hanno portato agli arresti, con nomi e circostanze. In realtà quel giorno è un buco nell’acqua. Non ricorda nomi, anni, circostanze. Con una cosa così direbbe Proietti c’è se nculano. Ci promettiamo di rivederci con notizie più accurate, ma passa il tempo e la storia scema. Lui mi richiama due o tre volte, ma non rispondo. A quel punto l’ex militare, sentendosi tradito, manda tre messaggi di offese continue. Li trascuro fino a quando, non contento, con un altro numero di telefono, l’ex sott’ufficiale riprende a minacciare e sfottere. Ci metto un po’ a capire che è lui. Altre offese e altre minacce che vi facciamo sentire nel video allegato. Una storia destinata ad avere strascichi importanti.