La storia di Nicola e dell’odissea con Facile Ristrutturare ha fatto il giro dell’Italia, tanto che la stessa azienda è intervenuta sulla faccenda inviando alla nostra redazione una rettifica.
Dopo i nostri servizi, ci hanno contattato in tanti, tra cui una mamma e un figlio costretti a vivere accampati in casa. “Avevamo uno sfratto esecutivo a luglio scorso e dovevamo lasciare casa vecchia, ci trovavamo bene con i tempi – raccontano -. Abbiamo fatto tutto in regola, pagando tutto al doppio fino a quando abbiamo deciso di entrare qui nonostante il cantiere loro non lo abbiano chiuso”.
E in effetti le immagini parlano da sole. Le finiture lasciano a desiderare, così come gli infissi e la pittura, mentre c’è ancora del materiale sul balcone della camera di letto. Ma non si tratta dell’unico problema. “Non possiamo utilizzare il bagno – continuano -. Se tiri lo scarico, tutto viene fuori dalla doccia. Non possiamo nemmeno fare la lavatrice”. La coppia ha deciso così di rivolgersi da tempo ad un legale.
“Quando venivamo qui a fare i sopralluoghi anche gli operai incaricati dei lavori si lamentavano e dicevano che non venivano neppure pagati – concludono -. Alla fine non sai nemmeno di chi è la colpa e non sai con chi prendertela. Devono rimettere tutto al loro posto, così come era stato pattuito. Non riusciamo nemmeno a contattare nessuno, non ci risponde nessuno tra email e chiamate”.