“Nei libri contabili della Fc Bari 1908 ho rilevato alcune anomalie. L’inventario non era redatto correttamente, erano stati cancellati alcuni debiti senza che vi fosse alcuna documentazione a supporto, era rilevato un credito di 1,2 milioni nei confronti del Comune di Bari mentre, al contrario, la società aveva un debito legato al versamento della Tari. In mancanza di inventario non è stato possibile valutare le giacenze dei magazzini, inizialmente valutate per 400mila euro e poi sparite» dai libri contabili. A dirlo in aula la dottoressa Elena Torsi, consulente della Procura nel processo che vede imputato l’ex presidente del Bari Calcio, Cosmo Antonio Giancaspro, e la commercialista foggiana Anna Ilaria Giuliani per il fallimento della società, dichiarato il 14 gennaio 2019.
Giancaspro risponde di bancarotta fraudolenta documentale e falso in bilancio, Giuliani di falso in attestazioni e relazioni, reato previsto dalla legge fallimentare. Secondo la procura, avrebbero alterato i bilanci della società provocandone il fallimento dopo la mancata iscrizione al campionato di serie B nel 2018. Nell’ambito dello stesso procedimento era imputato anche l’ex amministratore unico e presidente del cda (da dicembre 2015 a giugno 2016) Gianluca Paparesta, che sarà giudicato con rito abbreviato. Nella prossima udienza del 27 giugno si terrà l’esame degli imputati. Il presidente del collegio, Marco Guida, ha fissato per ottobre 2024 l’ascolto di consulenti e testimoni della difesa. Tra i testi citati dall’avvocato di Giancaspro, Felice Petruzzella, anche il sindaco di Bari Antonio Decaro, e Giovanni Loseto, giocatore tra gli anni ’80 e gli anni ’90 e collaboratore tecnico del Bari tra il 2013 e il 2018.