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False comunicazioni sociali e firme: Alceste Cavallari si auto accusa nel processo

17 Gennaio 2024
– Autore: Raffaele Caruso
17 Gennaio 2024
– Autore: Raffaele Caruso

Prosegue il processo in cui sono imputati Alceste e Marco Cavallari, figli dell’ex ‘Re Mida’ delle Case di cura riunite baresi Francesco (morto a Santo Domingo nel 2021), accusati insieme al commercialista Paolo Pate (attuale presidente di Amiu Puglia) di false comunicazioni sociali e – il solo Marco – di sostituzione di persona. Nel corso dell’udienza preliminare, Alceste Cavallari ha rilasciato dichiarazioni spontanee dichiarandosi il responsabile delle firme false con cui, nel febbraio 2018, la sua ex moglie Simona Zizzo Di Paolo era stata di fatto esclusa dalle srl Simafin e Cafin, di cui erano amministratori unici rispettivamente Alceste e Marco. I fatti risalgono al 2018 e le indagini presero piede dalla denuncia della donna che oggi, assistita dall’avvocato Attilio Triggiani, si è costituita parte civile.

La gup Paola Angela De Santis ha disposto una nuova perizia per risalire al responsabile di quelle firme, attribuite dal consulente nominato dalla Procura a Marco Cavallari. Alceste Cavallari è attualmente detenuto a Taranto perché coinvolto in un’inchiesta su un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Secondo l’accusa, i fratelli Cavallari (per “conseguire un ingiusto profitto”, scrive il pm Marcello Quercia) avrebbero formato “due distinte ‘scritture private di compravendita tra le parti di quota di srl'”. Con la prima, avrebbero fatto “risultare fittiziamente che la socia” Zizzo Di Paolo “cedeva a titolo oneroso il 50% delle proprie quote della Cafin srl” a Marco Cavallari, “ad insaputa e con la firma apocrifa della stessa”, rendendolo così socio unico al 100%. Con la seconda, invece, avrebbero fatto risultare la cessione da parte di Marco ad Alceste del 50% delle quote Simafin, “ad insaputa della consocia” Zizzo Di Paolo “ed attestando falsamente la rinuncia della stessa alla prelazione prevista per legge”. Operazioni comunicate al pubblico, all’Agenzia delle entrate e al Registro delle imprese da Pate, all’epoca commercialista della Simafin e consulente della Cafin. L’udienza è stata aggiornata al 16 aprile.