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Falsi certificati medici per la patente, arrestato ufficiale dell’Aeronautica: è il 55enne Antonio Montanari

23 Marzo 2023
– Autore: Redazione Quinto Potere
23 Marzo 2023
– Autore: Redazione Quinto Potere

È Antonio Montanari, 55enne di San Severo residente a Bari, il tenente colonnello Medico dell’Aeronautica Militare arrestato nell’inchiesta della Procura di Bari che ha smascherato un sistema in grado di produrre certificati medici falsi per il rilascio delle patenti. In manette anche Zaluha Yevheniya, sua collaboratrice di origine ucraina, residente nel Foggiano e altre 11 persone. Il 55enne era stato già precauzionalmente sospeso dal rapporto di servizio dai primi mesi del 2022, come confermato anche dal Corpo Militare.

Secondo l’accusa Montanari avrebbe firmato certificati medici redatti dalla sua collaboratrice, “priva di alcuna abilitazione”, potendo contare sulla complicità di titolari e collaboratori di alcune agenzie e autoscuole delle provincie di Bari, Foggia, Venezia e Taranto. Le trasmissioni avvenivano durante l’orario di servizio presso il reparto Am o durante l’orario di lavoro presso le sedi Asl Bari di Monopoli e Sannicandro di Bari – si legge nelle carte dell’inchiesta -. Era stato ipotizzato, quantomeno, che non venisse rispettata la prescritta modalità operativa dettata dalla Motorizzazione, qualora si riferissero a visite effettuate precedentemente alla trasmissione telematica, o peggio, che le relative visite non fossero state effettuate o fossero state effettuate da terzi non autorizzati. Le condotte illecite sarebbero avvenutecon la complicità dei titolari delle autoscuole e agenzie con cui Montanari collaborava, nonché mediante l’apporto della sua collaboratrice e avrebbero consentito il rilascio di un elevatissimo numero di falsi certificati medici per il rinnovo di patenti di guida, garantendo, in questo modo, il raggiungimento di ingenti illeciti vantaggi patrimoniali, accertati per circa 50mila euro tra il 2021 e il mese di aprile 2022, per una tariffa media di euro 25-30 euro versata dai clienti per ciascun certificato rilasciato, fermo restando la difficile stima della reale portata del fenomeno illecito”.