Torniamo ad occuparci della storia di Gemma e della sua famiglia dilaniata per un debito di 38mila euro con l’Enel. Dopo il nostro primo servizio, l’Istituto di Credito ha ceduto il credito ad un altro. Purtroppo siamo qui per raccontarvi gli sviluppi negativi della vicenda.
“C’è stata una sentenza di fallimento a novembre, questa avrebbe dovuto bloccare tutte le esecuzioni, ma non è avvenuto. Le vendite sono continuate, noi abbiamo chiesto il blocco e la sospensione di tutte le vendite, opponendoci al fallimento – spiega Gemma -. Confidavamo nel fatto che il fallimento andasse avanti in modo tale da inglobare la procedura esecutiva e avere maggior controllo sulla situazione”.
“Negli ultimi giorni i giudici si sono espressi sulle due procedure tenendole separate, andando contro la legge – continua -. Le vendite stanno continuando ed è stato venduto un appartamento di nostra madre”.
C’è però anche un’importante novità che potrebbe avere risvolti positivi. “Abbiamo presentato circa 5 atti, chiedendo udienza al giudice senza avere mai risposte – conclude Gemma -. Il nostro legale, con un atto di 15 pagine, ha ottenuto un’udienza il 19 maggio”.