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Fasano, la 25enne Clelia precipita nel vano ascensore e muore: interdetti amministratore e manutentore

24 Luglio 2024
– Autore: Raffaele Caruso
24 Luglio 2024
– Autore: Raffaele Caruso

Il gip del Tribunale di Brindisi ha emesso la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare determinate attività professionali e imprenditoriali della durata di un anno nei confronti dell’amministratore di condominio e del responsabile tecnico della società di manutenzione degli ascensori coinvolti nell’inchiesta sulla morte di Clelia Ditano, la 25enne tragicamente scomparsa dopo essere precipitata dal quarto piano nel vano ascensore della palazzina di via Piave a Fasano dove abitava con la famiglia.

I due sono indagati assieme ad altre due persone con l’accusa di “omicidio colposo”. I provvedimenti sono stati notificati l’altro ieri sera dai militari della Stazione di Fasano. Viene evidenziata la sussistenza alo stato attuale di gravi indizi a carico degli indagati perché ritenuti responsabili, ciascuno nelle vesti di rispettiva competenza, di “grave negligenza, imprudenza, imperizia ed inosservanza della normativa e degli obblighi contrattuali posti a base della regolare manutenzione dell’impianto ascensore del condominio per non aver impedito, omettendo scientemente di effettuare le necessarie riparazioni ovvero di mettere in sicurezza l’ascensore e comunque di inibire l’uso dello stesso a fronte della più volte accertata difettosità della chiusura delle porte dei piani che la giovane, uscita dal proprio appartamento al quarto piano, si dirigesse verso la porta dell’ascensore per raggiungere il piano terra, “trovandola apribile perché guasta e poi cadesse nel vuoto impattando sul tetto della cabina ascensore ferma al piano terra”. Sono in programma gli interrogatori di garanzia degli indagati.