È stato confermato il primo caso di Febbre del Nilo a Foggia. Si tratta di un uomo di 42 anni, ricoverato al Policlinico Riuniti di Foggia nel reparto di Malattie Infettive, e seguito dal professore Sergio Lo Caputo. “Il paziente è giunto in ospedale con febbre, diarrea e in stato confusionale, tutti sintomi riconducibili a questo tipo di infezione. Da fine luglio, solo il 7 agosto abbiamo avuto l’esito che si trattasse della febbre del Nilo”.
Il caso è stato riscontrato in un pool di insetti nell’area di Barletta, dopo un campionamento effettuato su scala nazionale, ma secondo i medici non bisogna creare allarmismo. “È giusto attenzionare la vicenda – sottolinea il dottor Giovanni Iannucci direttore del servizio di igiene pubblica e del dipartimento di prevenzione della Asl di Foggia – ma va detto che questa febbre è già presente in aree come il Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna”. Il virus si trasmesse con la puntura delle zanzare che in precedenza hanno punto un soggetto infetto. Il virus non è trasmissibile da persona a persona. Si consiglia l’uso di spray repellenti.