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Femminicidio a Gravina, uccide la moglie e muore in carcere a Bari: l’autopsia conferma il suicidio di Lacarpia

24 Ottobre 2024
– Autore: Raffaele Caruso
24 Ottobre 2024
– Autore: Raffaele Caruso

L’autopsia svolta sul corpo di Giuseppe Lacarpia, il 65enne di Gravina in Puglia (Bari) trovato senza vita la notte tra martedì e mercoledì nella sua cella del carcere di Bari, confermerebbe l’ipotesi del suicidio. Questi i primissimi risultati dell’esame svolto oggi sul cadavere dell’uomo da parte del professor Biagio Solarino dell’istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari.

Per consentire lo svolgimento dell’autopsia, la Procura di Bari aveva aperto un fascicolo a carico di ignoti per istigazione al suicidio. Il corpo di Lacarpia potrà ora tornare ai familiari che, provati dalla doppia tragedia (la figlia Antonella aveva commentato con emoticon festanti, sui social, la notizia del suo suicidio), potranno organizzare i funerali dell’uomo. Lacarpia finì in carcere lo scorso 6 ottobre con l’accusa di omicidio premeditato, aggravato dalla crudeltà, della moglie Maria Arcangela Turturo: prima avrebbe tentato di darle fuoco mentre la donna si trovava in macchina, poi l’avrebbe uccisa a mani nude. Nel pomeriggio di lunedì, poco prima di morire, aveva ottenuto un permesso dal Tribunale per andare a visitare la tomba della moglie nel cimitero di Gravina.