Un paio di scarpe rosse accanto all’elenco delle donne uccise da mariti, compagni o ex e la foto di Vincenza Angrisano. Così l’altare della cattedrale di Andria, si prepara ad accogliere il feretro della donna di 42 anni uccisa a coltellate martedì scorso dal marito nella loro abitazione a tre chilometri dal centro cittadino di Andria. La cerimonia funebre prevista per le 15.30 è stata presieduta dal vescovo di Andria, monsignor Luigi Mansi. In chiesa sono arrivati anche alcuni parenti del marito della donna, Luigi Leonetti, che si trova in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato dall’aver commesso il fatto ai danni del coniuge.
“Ti preghiamo di accogliere tra le tue braccia la nostra sorella Vincenza, di custodire con amore di Padre i suoi figli e di usare misericordia con Luigi”. È un passaggio della omelia del vescovo di Andria, monsignor Luigi Mansi. “Perdonaci se alla notizia di questa ennesima tragedia che ha umiliato e macchiato di vergogna la nostra comunità civile ed ecclesiale, abbiamo coltivato sentimenti di sdegno e di vendetta”, ha aggiunto Mansi. “La nostra sorella Enza è il chicco di grano che morendo certamente produce molto frutto nella vita dei suoi figli che se da una parte cresceranno senza lo sguardo, gli abbracci, i baci della mamma, certamente – ha continuato il vescovo- troveranno accanto a loro tante belle persone che non faranno mancare loro tutto l’affetto necessario per una crescita serena e ricca di frutti buoni per la vita, nell’attesa di poterci tutti incontrare nell’abbraccio eterno del cielo”. “A noi dona – ha concluso mons. Mansi – il coraggio, nonostante tutto, di custodire, servire e amare la vita sempre, dovunque e comunque”.