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Ferrovie dello Stato, tagli e appalti al ribasso. Affondo Ugl: “State affamando i lavoratori”

29 Dicembre 2022
– Autore: Eleonora Francklin
29 Dicembre 2022
– Autore: Eleonora Francklin

“Sono otto mesi di inferno”. A parlare è uno dei lavoratori delle Ferrovie dello Stato che si dovrebbe occupare della pulizia dei treni. Il condizionale è d’obbligo perché dopo che Bari è stata primo cantiere di Italia per la pulizia delle carrozze, adesso la struttura di Parco Nord è stata trasferita. “Da Ferrovie dello Stato sono stati applicati dei tagli soprattutto per quanto riguarda la pulizia dei treni – spiega Antonio Caprio della Ugl -. I lavoratori hanno una retribuzione bassissima, hanno avuto un taglio del 65% delle ore di lavoro e la maggior parte del loro salario viene pagato con gli ammortizzatori sociali. Una volt che termineranno, gli addetti rischiano di perdere il lavoro. La cosa più assurda è che a Bari hanno contratto di solidarietà mentre a Lecce vengono assunti tramite agenzie interinali. C’è una discrepanza che non capiamo e che deve essere risolta”.

“Il motivo per cui siamo qui fuori dalla Stazione di Bari è che c’è il rischio che questo tipo di lavoro diventi a chiamata. Non solo chi si occupa delle pulizie, ma anche per l’assistenza ai disabili. Abbiamo capito che la volontà dell’azienda è quelal di tagliare sempre di più, ma poi non bisogna lamentarsi che i treni sono sporchi” continua Caprio. I lavoratori sono infuriati. Tutti hanno una famiglia da mantenere, mutui da pagare e bollette che arrivano ogni mese, ma andando avanti così il rischio è di rimanere senza lavoro.