“Dato che in Puglia ne abbiamo pochi, sentivamo la mancanza di avere un altro festival del libro. A fine agosto anche Mesagne avrà il suo Festival della letteratura. Addirittura c’è la possibilità di avere uno stand a prezzi allucinanti, quasi quanto il salone del libro di Torino. La verità è che qui uno si sveglia e per darsi un tono di intellettuale e promotore culturale mette sempre in mezzo i libri, in tutte le salse. E lo fa molto spesso senza avere la minima idea di cosa sia l’editoria, il mercato del libro, la situazione della lettura in Puglia”. Il lungo sfogo è di Alessio Rega, editore di Les Flâneurs Edizioni.
“La cosa bella poi è che, tranne per gli autori di livello nazionale dove la pubblicità e la promozione non si spreca, gli altri autori servono solo a riempire slot. Molti vivono questa cosa come una grande possibilità perché in effetti sembra una cosa fighissima. Ma la realtà è che nel 90% dei casi questi autori parlano a sedie vuote o a gente che capita per caso e trova una sedia per riposarsi. O peggio a poveri ragazzi volontari istruiti per riempire i posti a sedere e fare da pubblico, annoiato”.
“Sulle vendite stendiamo un velo pietoso. Sono più il tempo e i soldi che si perdono a fare i pacchi, spedire i libri, e regalare le immancabili copie omaggio che quello che si racimola dalle vendite. Però l’importante è aver partecipato al Festival X così almeno per una sera ci si sente scrittori veri. Che poi le rotture ovviamente ricadono su noi poveri editori che dobbiamo sentirci le lamentale degli autori che, invece di accendere un cero alla madonna per non essere stati inseriti in questi circhi, piangono. La verità è che in Puglia il “sacro libro” esiste da luglio ad agosto, poi per tutto l’anno tutti a dormire. Ma fate la sagra del panzerotto che è molto meglio, lasciate stare i libri che se ne leggete uno all’anno è un miracolo, ovviamente la copia che richiedete in omaggio, guai a comprarne una” conclude amareggiato.