Il governatore pugliese, Michele Emiliano, rischia la condanna a un anno per finanziamento illecito ai partiti. Insieme a lui anche il suo ex capo di gabinetto Claudio Stefanazzi, ad oggi deputato del Partito Democratico. La sentenza è attesa nella tarda mattinata di oggi e si attende anche la decisione in merito agli imprenditori Vito Ladisa e Giacomo Mescia, ai quali son stati chiesti 8 mesi. I fatti riguardano la campagna per le primarie del Pd nel 2017, vinte da Matteo Renzi. Emiliano affidò la sua comunicazione all’azienda piemontese Eggers di Pietro Dotti. Un lavoro che non risultò soddisfacente e che fu ritenuto copiato da quello svolto per un’altra politica. L’agenzia, però, non ebbe alcuna contestazione formale e quindi avviò una ingiunzione di pagamento. A saldare il conto, secondo Dotti, fu Ladisa, con 63mila euro e Mescia per 24mila. I due imprenditori però hanno ribattuto dicendo che i pagamenti sono stati fatti per loro campagne di comunicazione e non erano inerenti con le primarie del Pd.