Tre prestiti da 70mila. Il finanziere Pietro Conversano, poco prima di sparire da Monopoli il 13 febbraio 2019, ha prelevato l’intera somma in contanti e avrebbe speso i soldi in modo non tracciabile. La moglie non era a conoscenza di due dei tre prestiti richiesti e adesso si trova a pagare le rate. L’unico aspetto della vicenda che ha trovato una conclusione è che il finanziere non è considerato disertore dalla giustizia militare perché, come spiega l’avvocato difensore Antonio La Scala, il finanziere non è stato messo nelle condizioni di conoscere l’esistenza di un procedimento penale a suo carico, scatta il non luogo a procedere per l’impossibilità di instaurare il contradditorio.
Gli inquirenti stanno però valutando alcuni avvistamenti del finanziere. Uno di questi di un giovane fasanese che lo avrebbe avvistato alla stazione di Bologna. Lo avrebbe chiamato per noi e lui si è girato per poi scappare. Stando a quanto raccontato era vestito come un barbone. La moglie chiede che si amplifichino le ricerche del marito ormai scomparso da quattro anni.