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Finisce nella scarpata col fugone, muore il 41enne Michele Altomare. C’è un testimone: “Colpito da un’altra auto”

10 Agosto 2022
– Autore: Antonio Loconte
10 Agosto 2022
– Autore: Antonio Loconte

Non sarebbe stata una tragica fatalità a provocare la morte di Michele Altomare, il 41enne di Zapponeta finito fuori strada con il furgone dell’azienda per cui lavorava. L’uomo era stato sbalzato fuori dal mezzo, rimasto capovolto nella scarpata che costeggia la provinciale Ordona-Stornarella. In queste ore i carabinieri di Ascolti Satriano, intervenuti sul luogo dell’incidente l’8 agosto scorso, su disposizione del magistrato incaricato, hanno sentito un testimone dell’accaduto.

Si tratterebbe di un altro automobilista. Ai militari il conducente avrebbe consegnato il numero di targa dell’auto da lui stesso inseguita. Sarebbe stato l’impatto con quest’altro mezzo a far perdere il controllo del furgone a Michele Altomare. Secondo alcune indiscrezioni, non ancora confermate, i carabinieri avrebbero effettivamente riscontrato sulla fiancata del mezzo incidentato un danno compatibile con l’urto denunciato dal testimone.

Fosse accertata la dinamica dei fatti, l’alto senso civico dell’automobilista in transito potrebbe dare giustizia a Michele Altomare e alla sua famiglia. “Sono ora decisive per la ricostruzione di quanto accaduto – spiega il professor Fabrizio Pompilio, consulente legale dell’azienda per cui lavorava la vittima -. Confidiamo nel lavoro dei Carabinieri, incaricati in questa fase delle delicate indagini. Michele era un grande lavoratore e un uomo rispettabile, gli si deve la verità. In questi giorni di grande traffico, colgo l’occasione per invitare tutti alla massima prudenza. Le auto sono come armi e se usate impropriamente possono uccidere tanta gente innocente, uscita come Michele per andare al lavoro e mai più ritornata a casa dalla propria famiglia”.