La Procura di Foggia ha aperto un’inchiesta per fare chiarezza sulla morte di un detenuto di 34 anni avvenuta nel carcere di Foggia la sera del 25 gennaio scorso. Stando a quanto riferiscono i legali della famiglia dell’uomo, il decesso si è verificato tra le 22 e le 22:30 e gli avvocati sarebbero stati “informati, telefonicamente, la mattina del giorno successivo poiché gli uffici della direzione del carcere pare non fossero in possesso di contatti utili a reperire i familiari del detenuto”. I legali hanno presentato un esposto, la Procura ha disposto l’autopsia per accertare le cause della sua morte. Il detenuto era un paziente fragile, con problemi di tossicodipendenza e si trovava nel carcere di Foggia da settembre scorso.
“Nella telefonata ricevuta il personale della direzione del carcere aveva parlato di suicidio, mentre nella nota ufficiale – successivamente inviata ai legali con pec – la direzione carceraria comunicava la morte del 34enne non facendo riferimento in alcun modo al suicidio”, fa sapere il legale Carone. Un’informazione, dicono i legali, “oltretutto, in contrasto con quanto comunicato ai media dallo stesso segretario regionale dell’Osapp, Ruggiero D’Amato, e da altri sindacati del settore, in cui si parla di suicidio”.