Una banda di estorsori fingeva di essere una ragazza albanese con cui credeva di chattare un uomo della provincia di Foggia, al quale sono stati sottratti 18mila euro dapprima con l’inganno e poi con le minacce. È quanto accertato dalla polizia che a Milano ha fermato il 41enne Ervin Sopi, albanese ritenuto la mente del gruppo. Il gip del tribunale lombardo ha convalidato l’arresto disponendo il carcere. Lo scorso 17 novembre, invece, furono arrestati in flagranza di reato i due complici: un nigeriano di 48 anni (che due giorni dopo si è suicidato nel carcere di Foggia) e Leonardo Rodriquens, 29enne di Manfredonia. Entrambi furono sorpresi mentre andavano a casa della vittima a incassare il denaro. Alla loro identificazione si è giunti grazie alla denuncia della vittima. L’uomo ha raccontato che da 10 mesi intratteneva una relazione virtuale su messenger con una ragazza albanese. La giovane nei messaggi gli aveva raccontato di essere in difficoltà economiche e pertanto gli aveva chiesto aiuto. Nella speranza di intraprendere una relazione sentimentale con la donna, la vittima le aveva inviato circa 13mila euro su un conto corrente, risultato intestato all’albanese fermato dalla polizia. Quando la vittima ha deciso di interrompere ogni rapporto con la presunta donna, sono iniziate le minacce in seguito alle quali l’uomo ha dato altri 4mila euro. La vittima, esasperata, ha anche cambiato numero di telefono ma le intimidazioni sono proseguite sull’utenza del padre. Esausti, padre e figlio hanno accettato di dare loro altri mille euro e al momento della consegna hanno fotografato i due complici che sono stati arrestati dalla Polizia.
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- di: Raffaele Caruso
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