Un tempo l’Europa per il sud di Italia sembrava così lontana. Una concezione che nel tempo, per fortuna, è cambiata, soprattutto grazie agli aiuti che l’Europa dà con i fondi. “La Puglia è una delle Regioni che utilizzano in maniera più efficiente i fondi europei, mettendo in primo piano le imprese, l’accesso al credito, la formazione, lo sviluppo rurale, l’energia, l’industria culturale, il turismo e la transizione digitale. Per questo, la Puglia è un modello da seguire”. Sottolinea Carlo Corazza, direttore dell’ufficio del Parlamento europeo in Italia, al convegno che si è svolto in Fiera del Levante su “Next Generation EU, bilancio UE e fondi BEI: opportunità per imprese e cittadini della Puglia”.
All’incontro, organizzato dalla Regione Puglia in collaborazione con l’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, la Rappresentanza della Commissione europea e la rete degli Europe Direct, hanno preso parte anche l’onorevole Pina Picierno (vicepresidente del Parlamento europeo), gli assessori della Regione Puglia Raffale Piemontese (Bilancio e Programmazione), Alessandro Delli Noci (Sviluppo economico), Rosa Barone (Welfare), Anna Grazia Maraschio (Ambiente), Sebastiano Leo (Formazione e Lavoro), il direttore del dipartimento Turismo e Cultura Aldo Patruno, il direttore della Comunicazione istituzionale della Regione Puglia Rocco De Franchi, il capo unità della Banca Europea degli Investimenti per gli Strumenti Finanziari Mariateresa Di Giacomo, il responsabile Imprese e Istituzioni Finanziarie Cassa Depositi e Prestiti Andrea Nuzzi e il referente dell’Autorità di Gestione FESR-FSE+ Pasquale Orlando. Sono inoltre intervenuti i parlamentari europei Denis Nesci (ECR-FdI) e Rosa D’Amato (Verdi).
“Questo confronto – ha proseguito Corazza – arriva in un momento importante. Sul tavolo, infatti, ci sono molte opportunità legate non solo ai fondi del bilancio 2021-2027, ma anche a quelli del PNRR, alle grandi linee di credito e ai prestiti della Banca Europea degli Investimenti. Sono opportunità che la Regione Puglia sta dimostrando di sfruttare al meglio”.
Nell’intervento di apertura, la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno ha ricordato che “la Politica di Coesione, così come quella industriale di cui si intravedono importanti caratteristiche nel Green Deal – la Puglia è all’avanguardia su questo aspetto – non è la conta su due colonne del dare e avere, è la possibilità di incidere sui processi industriali, sulle relazioni sociali, sui rapporti di forza; in una parola, sulla democrazia. È il modo in cui ci rapportiamo con un processo democratico, quello dell’integrazione, che è da noi tutti composto e che è l’unico rimedio, l’unica cura, all’insufficienza degli stati nazionali”.
Il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Bilancio e alla Programmazione Raffaele Piemontese ha rimarcato che “la Regione Puglia ha chiuso il POR 2014-20 spendendo tutti i 4,5 miliardi di euro disponibili, senza perdere nemmeno un centesimo. Grazie alle risorse europee abbiamo sostenuto piccole e medie imprese con gli strumenti di finanza agevolata, abbiamo finanziato infrastrutture, servizi sociali e contribuito a costruire una qualità della vita migliore in Puglia, rendendo la nostra Regione una realtà all’avanguardia in Italia e non solo”.
“Migliorarsi è sempre complicato – ha sottolineato l’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci – ma crediamo che sia arrivato il momento di mostrare, come abbiamo già fatto, che la Puglia è in grado di spendere nel modo più efficiente le risorse date dall’Europa. È però arrivato il momento di migliorare la qualificazione della spesa. La nuova Programmazione ci impone di guardare in questa direzione senza lasciare indietro nessuno, dalle piccole imprese agli artigiani, dalle politiche di genere a quelle che riguardano lo sviluppo dell’ambiente, la rigenerazione urbana e l’innovazione. La sfida è complessa e noi saremo protagonisti”.
Per l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro Sebastiano Leo, “i fondi europei sono assolutamente necessari. Tuttavia, a differenza di qualche anno fa, non è importante solo quanto si spende, ma come si spende. L’Europa non ci chiede quanto abbiamo investito per i Neet, ma quanti di loro sono usciti da una condizione in cui non studiano, non si formano e non cercano lavoro. I Fondi europei vanno spesi tutti, ma attraverso una programmazione attenta e oculata, cercando di efficientarne il percorso, a supporto di tutte le azioni messe in campo per la Puglia”.
L’assessora al Welfare della Regione Puglia Rosa Barone ha ricordato che “l’obiettivo della Regione è migliorare sempre di più la vita dei cittadini, in particolare di quelli più fragili, utilizzando al meglio i Fondi europei. Avendo come bussola delle politiche del mio assessorato la centralità della persona, posso dirmi fiera del fatto che i primi bandi della nuova Programmazione europea siano legati proprio alle persone, in particolare a quelle con disabilità gravissima, senza dimenticare le misure per minori e anziani. Il nostro intento è supportare questi soggetti nel miglioramento della qualità della loro vita”.
L’assessora regionale all’Ambiente Anna Grazia Maraschio ha riferito che “l’agenda europea e le politiche della Regione Puglia vedono nella sostenibilità un tema centrale. Su questo tema, a seguito di una delibera di indirizzo del 2021, la Giunta regionale ha avviato un lavoro di raccordo e di coordinamento delle policy di tutti gli assessorati. A breve arriveremo all’approvazione di una strategia di sviluppo sostenibile della Regione Puglia, che non sarà una strategia vuota, ma un insieme di indirizzi concreti che ciascun assessorato dovrà attuare per orientare l’utilizzo dei finanziamenti europei”.
Per Pasquale Orlando, referente dell’autorità di Gestione FESR-FSE+, “l’incontro è servito a sottolineare la centralità delle Politiche di Coesione in Italia e del Next Generation Europe per promuovere investimenti e rilanciare le grandi sfide della transizione ecologica e digitale e della qualificazione delle competenze. Si è evidenziato anche il contributo che la Puglia ha dato alle Politiche di Coesione in questi anni e sono stati presentati gli obiettivi che caratterizzeranno la prosecuzione del Next Generation UE e il nuovo quadro di intervento dei fondi strutturali per il periodo 2021-27. La Puglia ha una dotazione complessiva di circa sette miliardi di euro. Il programma dell’utilizzo della partita dei fondi strutturali è stato già approvato dalla Commissione e alcuni avvisi sono stati già pubblicati; altri seguiranno nelle prossime settimane. Sul sito della Regione e sul sito del POR c’è un calendario a cui tutti i cittadini possono accedere per conoscere in anticipo quali saranno gli avvisi e le nuove opportunità che entro l’anno saranno oggetto di pubblicazione”.
Aldo Patruno, direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio di Regione Puglia, ha ricordato che “dopo aver speso tutte le risorse assegnate ai comparti del turismo e della cultura e raggiunto obiettivi importanti per la costruzione e l’affermazione della Puglia come destinazione turistica e modello culturale di eccellenza, ci proiettiamo nel nuovo settennio che vedrà il turismo e la cultura integrarsi nei diversi ambiti di sviluppo del Programma Regionale 2021-2027. L’obiettivo è lavorare sui servizi, sulle infrastrutture e sulle competenze professionali per migliorare la qualità dei flussi turistici e della spesa che essi generano. Questo comporta un lavoro molto intenso sulla internazionalizzazione e sulla diversificazione dell’offerta”.
Il direttore della Comunicazione istituzionale della Regione Puglia Rocco De Franchi ha infine sottolineato che “l’attenzione delle istituzioni comunitarie, che hanno voluto organizzare questa giornata insieme a noi, testimonia dove siamo arrivati. L’Europa è arrivata qui è lo slogan della nostra campagna istituzionale che oggi ha un valore forse più profondo, non solo per il riconoscimento unanime delle cose fatte, ma soprattutto per le prospettive che si aprono con il nuovo programma di interventi. Noi dobbiamo seguire le persone nei luoghi in cui si trovano, i giovani sui social e le famiglie in difficoltà, dobbiamo soprattutto avere un linguaggio semplice e comunicativo per illustrare le tante belle opportunità che ci sono. A breve saranno stanziati 5 miliardi di euro per mantenere questi standard del turismo e accrescere sempre di più. Abbiamo la tradizione con le botteghe storiche e l’innovazione. Dobbiamo diventare la terra dell’accoglienza totale e dobbiamo contaminarci perché è l’essenza del mediterraneo”.