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Frana sulla tratta Benevento-Ariano Irpino, lavori in anticipo: la linea Foggia-Napoli riapre l’8 aprile

27 Marzo 2024
– Autore: Raffaele Caruso
27 Marzo 2024
– Autore: Raffaele Caruso

“Sarà riattivata l’8 aprile la circolazione ferroviaria sulla linea Foggia – Benevento, sospesa dallo scorso 12 marzo a causa di una frana che ha interessato l’intera area. Lo annuncia una nota di Rfi in cui è precisato che “oltre 70 tecnici di Rete Ferroviaria Italiana e Imprese Appaltatrici qualificate stanno lavorando senza sosta per ridurre i disagi e anticipare la riattivazione, prevista inizialmente per il 14 aprile”.

“Cambiamenti climatici e dissesto idrogeologico sono purtroppo una realtà che a volte coinvolge anche la rete ferroviaria – ha detto l’amministratore delegato e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana, Gianpiero Strisciuglio – Lo sforzo che stiamo facendo per ripristinare la circolazione tra Foggia e Benevento è senza eguali. Tecnici, operai e ingegneri hanno lavorato dal primo giorno con il massimo impegno”.

“Dopo le piogge dello scorso 12 marzo – ricostruisce la nota – a seguito di un’ispezione da parte del personale specializzato di RFI, sono stati riscontrati dei movimenti franosi che hanno interessato la galleria Starza e che hanno causato un dissesto per circa 250 metri nel tratto Ariano Irpino – Montecalvo. Immediata l’interruzione della circolazione ferroviaria”.

“Ulteriori approfondimenti hanno evidenziato – è detto ancora – dei danneggiamenti a uno dei pozzi di areazione della galleria nonché un dissesto localizzato dell’opera. Per la messa in sicurezza dell’infrastruttura, quindi, sono stati rimossi i detriti presenti sulla sede ferroviaria e demoliti e poi ricostruiti dei brevi tratti del piedritto, i sostegni verticali dei binari. In galleria i tecnici stanno lavorando per proteggere la base del pozzo di areazione e procedere al successivo tombamento. Gradualmente si sta procedendo alla realizzazione di una parete di calcestruzzo armato alla base del pozzo, in modo da isolare e proteggere il sedime ferroviario”. “Contestualmente – conclude la nota – proseguono le attività necessarie al monitoraggio geologico, anche mediante l’istallazione di sensori ad ampio spettro”.