Avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti frodando così il fisco le cinque persone che questa mattina a Barletta sono state raggiunte da misure cautelari firmate dal tribunale di Trani.
In tre sono finite in carcere, un’altra ai domiciliari mentre per la quinta persona coinvolta nell’inchiesta della guardia di finanza, è scattata l’interdizione.
Secondo quanto accertato dalle indagini coordinate dalla procura di Trani, i quattro avrebbero dato vita a una “associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari e fallimentari”, spiegano i finanzieri in una nota.
I militari hanno anche eseguito un sequestro di beni riferibili agli indagati di un valore complessivo di 355 milioni di euro. I dettagli dell’operazione saranno forniti nel corso di una conferenza stampa si terrà questa mattina alle 10:30 nella sede del comando provinciale della finanza a Barletta.