Nei giorni scorsi la Polizia Locale di Bari ha dato esecuzione al Provvedimento del GIP del Tribunale di Bari, su richiesta del p.m. titolare delle indagini, per la misura della custodia cautelare in carcere dei due uomini coinvolti nell’incidente stradale avvenuto su via Napoli a Bari, la sera del 29 ottobre dello scorso anno, e ritenuti responsabili della morte dell’operaio 30enne, Onofrio Recupero.
La notizia ha fatto parecchio scalpore, secondo le indagini i due avevano intrapreso una vera e propria gara di velocità quella terribile sera. “Il povero operaio della Bridgestone stava tornando a casa, era andato a comprare dei dolcetti per i figli – racconta l’avvocato Francesco Maria Colonna Venisti -. Aveva lavorato tutto il giorno in fabbrica, era molto stimato e apprezzato dai colleghi, aveva appena comprato casa con il mutuo e seguiva molto i suoi figli”.
“Stava per tornare a casa, si ferma al semaforo e poi è successo l’irreparabile – continua -. Non è morto sul colpo, ha sofferto fino all’ultimo sospiro. Lui era fermo quindi l’impatto è stato tutto sulla sua vettura. Mi dispiace sia passato tutto questo tempo, 14 mesi, forse il Covid ha rallentato tutto”.
Sul web e sui social circolano alcuni video in cui uno dei due arrestati, Mr Champagne il suo nickname, si immortala con il proprio smartphone mentre percorre le vie del centro superando anche la soglia dei 180 km/h. Tra questi anche uno precedente proprio alla sera della tragedia.
“Mi fanno molto tristezza, mettere in pericolo la vita degli altri non è solo un reato, ma è eticamente inimmaginabile – conclude -. La moglie è distrutta, questa notizia non ha fatto altro che rimandarla indietro nel tempo. Giustizia deve essere ancora fatta, la magistratura farà il suo lavoro”.