“Le continue ed interminabili missive inviate alle Ferrovie del Sud Est sulle molteplici problematiche che attanagliano gli Operatori di Esercizio non hanno avuto, ad oggi, alcun riscontro positivo nonostante le riunioni con l’Azienda. Auspicavamo, a fronte delle nostre effettive e reali denunce, che l’azienda fosse in grado di darci una risposta a distanza di quasi 4 mesi, visto l’inizio del contendere datato 16 settembre 2022, precise, definitive, invece ci siamo ritrovati, ancora una volta, a ricevere risposte evasive, non risolutive”. In una nota congiunta i sindacati Uiltrasporti e FAISA CISAL hanno proclamato lo sciopero di 24 ore degli operatori di esercizio delle Ferrovie del Sud Est nella giornata di lunedì 9 gennaio 2023.
“La vertenza riguarda: Ambienti di lavoro, (depositi bus mancanti di illuminazione, pavimentazione, servizi igienici, spazi di manovra per i bus); Mancanza sale sosta o laddove esistono inadeguate durante le soste inoperose; Errati tempi di percorrenza ed errato calcolo dei chilometri; Esternalizzazione delle operazioni di rifornimento che provoca ritardi all’espletamento del servizio viaggiatori; Una non corretta assegnazione delle residenze di servizio ed in spregio dell’art.19 dell’all. A del R.D. n. 148/1931; Continui errori di calcolo delle competenze; Scarsa manutenzione dei mezzi sociali; Modifica unilaterale del Regolamento Aziendale sul controllo capillare della bigliettazione (BUA/DIR/294 del 9/9/2022) senza avere protocolli chiari sul comportamento da adottare in situazioni di criticità; Obbligo di abbandono del posto guida per accompagnare ed incarrozzare i disabili; Chiusura ed apertura di residenze di servizio con il trasferimento d’ufficio di tutto il personale a varie residenze – si legge nella nota -. Purtroppo, siamo profondamente delusi dal comportamento aziendale, completamente opposto dalle aspettative floride tanto decantate all’inizio del loro insediamento. Invitiamo tutti gli Operatori di Esercizio delle FSE ad aderire massicciamente allo sciopero di 24 ore indetto il giorno 9 gennaio per fermare la tracotanza aziendale affinché anche in questo settore i dipendenti siano trattati, alla pari degli altri, con dignità lavorativa e conseguentemente anche economica. L’attività lavorativa si fermerà dalle ore 0,00 alle ore 04,59, dalle 08,30 alle 12,29 e dalle 15,30 fino a fine servizio”.