“Sulla Regione Puglia non è in corso nessuna indagine. So che per alcuni sarà una sorpresa. Abbiamo subito una campagna tale che un assessore della mia giunta era convinto che la mia assessora che si è dimessa era stata arrestata. Quindi io vi chiedo tutela. Vi chiedo di raccontare a tutta l’Italia che il presidente della Regione Puglia, che oggi è stato in audizione, non è oggetto di nessuna indagine di nessun tipo. Ho l’impressione che anche a causa delle dichiarazioni di alcuni deputati ci sia una confusione e la gente abbia l’impressione sul fatto che io debba rispondere di qualcosa a qualcuno. Io sono venuto a dare un contributo alle vostre conoscenze in materia di Antimafia. Neanche la giunta del Comune di Bari è esente da alcun tipo di indagini, per quello che risulta”
Il governatore Michele Emiliano, dopo aver difeso l’operato del Comune di Bari e della Regione Puglia, è stato interrogato dalla presidente della commissione, Chiara Colosimo (Fdi), sull’episodio dei messaggi mandati ad Alfonso Pisicchio la mattina del 10 aprile per chiedergli le dimissioni in pendenza di una indagine. “Nel caso di specie – ha risposto Emiliano – non ho realizzato condotte men che trasparenti. Non posso che riportarmi alle dichiarazioni già fatte, ribadendo di essere a disposizione della Procura di Bari per rendere qualunque tipo di chiarimento”, le parole di Emiliano che ha riletto il comunicato stampa dell’11 aprile.
“Della pendenza dell’indagine si sapeva dal luglio 2020. Era una indagine nota. Non ho avuto nessuna particolare notizia. Noi abbiamo fatto un riepilogo di tutte le situazioni in cui c’erano indagini notoriamente aperte a carico di tizio, caio e sempronio. C’è stato un lavoro di accertamento delle situazioni. Siccome questa indagine era nota, si è chiesto a chi di dovere di dare riscontro a quanto affermato. Dopo tali riscontri, ho proposto alla giunta di sostituirlo – aggiunge -. Questo fatto non ha nulla a che vedere, per quello che mi consta, con la criminalità organizzata o mafiosa. Quello che potevo dirvi l’ho detto anche di fronte a una domanda che giudico incongrua rispetto al merito dell’audizione”.
“Nessuno la vuole obbligare a rispondere – ha replicato la presidente Colosimo -. Il tema è che quello è stato riportato “c’è una vecchia inchiesta che ha ripreso slancio”. Se ritiene di dover rispondere solo alla Procura lo può fare ma devo prendere atto che sul tema specifico non vuole rispondere”.
“I messaggini di cui si parla sulla stampa – ha ancora controreplicato Emiliano – mi risulta siano stati acquisiti. E quindi l’unico soggetto che può dare risposta è il procuratore della Repubblica. Io non ho altro da aggiungere”.