Dopo l’anteprima al Bif&st approda all’AncheCinema di Bari “Hill of Vision” del regista Roberto Faenza. Un’opportunità straordinaria per conoscere il premio Nobel Mario Renato Capecchi, l’italiano trapiantato in America, che ha scoperto come silenziare i geni e approfondire, grazie al regista Faenza e alla produttrice Elda Ferri, la sua rocambolesca infanzia.
La storia di Mario Capecchi, nato in Italia e cresciuto negli Stati Uniti, richiama l’attenzione su molte inquietudini che caratterizzano la nostra epoca. Con il suo esempio e la sua tenacia, infatti, Mario offre una possibile risposta rivolta a credere nel futuro, a dispetto delle condizioni più avverse. Capecchi nel 2007 è stato insignito del Premio Nobel per la Medicina insieme ai colleghi Martin Evans e Oliver Smithies.
Oggi, Distinguished Professor presso la School of Medicine dell’Università dello Utah, vive a Salt Lake City, ai piedi di una montagna che gli ricorda quella vicino a Bolzano dove ha vissuto da bambino. Le sue ricerche sulla genetica molecolare si sono rivelate di fondamentale importanza nella lotta contro gravissime malattie, in primo luogo il cancro, e sono attualmente rivolte allo studio delle componenti genetiche dell’ansia.