Lapidi rotte e furti di letterine, bracciali e pupazzi. E tanto altro. I vandali “miserabili” sembrano avere vita facile al cimitero monumentale di Bari. Sono arrivate tantissime segnalazioni negli ultimi mesi e così ci siamo recati sul posto per saperne di più, incontrando direttamente il direttore. “È la seconda volta che presentiamo denuncia in Questura – spiega -. Non ci sono telecamere, c’è un progetto in corso per installarle. A noi dispiace, cerchiamo di sorvegliare con i nostri vigilanti e poi è una cosa casuale, sarà una bravata di qualche ragazzo. A novembre c’è stata una prima ondata di episodi, ora sembrano essere tornati alla carica negli ultimi giorni. Chi di dovere è a conoscenza dei fatti”. Ma è realmente così? In attesa di risposte e verifiche, dobbiamo purtroppo sottolineare la gravità di una situazione che lascia purtroppo senza parole. I parenti che si recano dai propri cari, oltre al dolore e al lutto, devono fare i conti anche con le loro lapidi vandalizzate. Abbiamo parlato con uno di loro, un papà che ha perso il proprio figlio e che non ha perso ancora la speranza nelle Istituzioni.
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- di: Raffaele Caruso
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