“Da qualche mese a questa parte stiamo assistendo ad un preoccupante aumento di episodi criminosi a Bari, in particolare furti a danni di esercizi commerciali. Un fenomeno che potrebbe essere stroncato in poco tempo attraverso un adeguato numero di volanti a presidio del territorio, ma sono ormai passati oltre 15 giorni dal vertice tenutosi in Prefettura il 7 marzo dove venivano annunciati in pompa magna rinforzi ai servizi di vigilanza e nulla è stato fatto”.
La denuncia arriva dalla Federazione Silp Cgil-Uil Polizia di Bari, una delle organizzazioni più rappresentative dei lavoratori in divisa. “Negozi di abbigliamento, ma anche bar e enoteche – dice il segretario provinciale Mimmo Chiechi – stanno subendo numerosi furti, con le vetrine quasi sempre infrante con lancio di sassi. Avevamo chiesto rinforzi ai vertici della Questura, c’è stato il citato vertice in Prefettura, ma ad oggi gli equipaggi disponibili sono sempre quelli: 4 pattuglie mediamente impiegate nel turno notturno per una città di oltre 300.000 abitanti che talvolta scendono addirittura a 3! Un numero inappropriato, di volanti ne servirebbero almeno 7 per turno oltre a un maggiore apporto che dovrebbe essere fornito dai carabinieri”.
“A Bari come in altre zone d’Italia – prosegue ancora Chiechi – abbiamo da anni un cronico problema di carenza di organico e di elevata età media che riguarda tutte le forze dell’ordine. Ma nella nostra provincia si aggiunge un problema di non ottimale gestione del personale. Non si comprende, ad esempio, come sia stato possibile, in un passato abbastanza recente, destinare poliziotti appena trasferiti alla Questura di Bari – con età anagrafica di gran lunga inferiore a quella della maggior parte degli operatori delle volanti, di coloro che fanno pattuglia – ad uffici ed incarichi non ‘operativi'”.
“Analogamente – conclude la nota della Federazione Silp Cgil – Uil Polizia – anche la gestione dei commissariati di pubblica sicurezza di appare incomprensibile. Pensiamo a San Paolo, aperto in pompa magna qualche lustro fa, destinato alla chiusura nel 2019 e che oggi conta ancora 9 operatori che potrebbero essere meglio utilizzati. C’è poi il commissariato Carrassi che non è in grado di fornire un solo equipaggio che possa effettuare controllo del territorio. Bari appare sempre più insicura e come è noto recentemente è stato colpito anche un simbolo della nostra città cioè la Basilica e la statua del Santo Patrono. Temiamo pure una escalation della criminalità organizzata che è tornata a farsi sentire in città qualche giorno fa, con un agguato ai danni di un pregiudicato del posto. Da sindacalisti, da poliziotti e da cittadini chiediamo risposte. Quelle che il signor Questore da tempo non fornisce ai suoi operatori e alla città tutta”.