Laura purtroppo non ha mai smesso di rubare e nemmeno di prostituirsi. Il problema vero é che ogni giorno rischia la vita nel silenzio nell’indifferenza generale. Nei prossimi giorni Laura dovrà dare conto in Tribunale del recente furto di un asciugacapelli fatto a Bitonto.
Il suo amministratore di sostegno é disperato, non sa come aiutarla. Lei sfugge costantemente, si dà latitante nonostante ai nostri microfoni alcuni mesi fa avesse riferito la volontà di essere aiutata, assistita in una comunità per cambiare vita. Nessun cambiamento, anzi la situazione é peggiorata.
L’ultima segnalazione arriva da Barletta. Ha rubato un paio di occhiali in pochi secondi. Il video non mente, a differenza della donna, che continua a vivere di espedienti per procurarsi pochi spiccioli. L’appello lanciato da chi le vuole bene é accorato: “Se la incontrate e vi provoca oppure ruba nei vostri negozi non la picchiatela, ma denunciatela”. La speranza é quella che possa essere salvata dai pericoli della strada dalle conseguenze delle sue azioni.
E sui furti a Barletta é d’obbligo un chiarimento. Laura non ha complici. Quello ripreso nel video é un altro commerciante impegnato col titolare del negozio visitato dalla donna. Non bastano un amministratore di sostegno, gli evidenti problemi ora riconosciuti ufficialmente e non basta nemmeno sapere qual é il locale del quartiere Carrassi di Bari dov’è stoccata buona parte della refurtiva, soprattutto biciclette. Un locale di proprietà di un pensionato che glielo lascia usare come punto d’appoggio.
Vedere una donna rovinarsi la vita in questo modo, nell’indifferenza generale, non può che far riflettere, con la speranza di un intervento immediato. Laura ci ritiene responsabili dei suoi guai e ce lo ha anche scritto. Crediamo non si possa lasciate da sola e insisteremo per evitare che questa storia possa trasformarsi nell’ennesima tragedia silenziosa.