“Rispetto a quanto denunciato da un sindacato, si precisa che per ospitare l’equipaggio della postazione aggiuntiva 118 del San Paolo – inizialmente prevista in aeroporto e risultata non più disponibile solamente l’11 giugno – è stata individuata una prima sistemazione momentanea, concordata con gli operatori presenti, che prevedeva l’impiego di una stanza all’interno del Pronto Soccorso (con 4 servizi igienici a disposizione) e di un container, quest’ultimo unicamente per le ore di riposo”. Inizia così la precisazione dell’Asl di Bari dopo quanto denunciato stamattina dal sindacato Fials su Quinto Potere.
“Successivamente è stata trovata una soluzione migliorativa – quella attuale – alloggiando l’equipaggio all’interno degli ambienti dell’auditorium della palazzina amministrativa dello stesso ospedale, dotati dei confort e dei servizi igienici necessari. Per quanto riguarda, inoltre, la diversità di retribuzione per figure professionali che ricoprono ruoli differenti, si fa presente che l’istituto delle prestazioni aggiuntive è previsto a livello di contratto nazionale di lavoro solo per i medici e gli infermieri. Per autisti e soccorritori, invece, i contratti nazionali di categoria prevedono l’istituto del lavoro straordinario. Va da sé che, a fronte di quanto previsto nei rispettivi contratti di lavoro, la ASL Bari non può fare altro che applicarli”, si legge nella nota.