Picchiava la compagna quasi quotidianamente, davanti alla figlia della donna. Per questo un poliziotto originario di Gallipoli è stato posto agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico con l’accusa di maltrattamenti e lesioni personali aggravate e minacce.
la misura è stata confermata dal gip dopo una prima istanza di scarcerazione, che adesso passerà al vaglio del Tribunale del Riesame.
Dopo anni di soprusi, la donna ha deciso di denunciare tutto ai carabinieri. Stando alla denuncia l’uomo assumeva atteggiamenti autoritari e prevaricatori precludendole l’utilizzo dei social network. Inoltre offese, insulti e anche la pretesa di conoscere in tempo reale gli spostamenti della donna che doveva condividere la posizione gps.
La donna, per un episodio di violenza, dopo che un collega l’aveva invitata a cena, era stata costretta a lasciare il lavoro. In una occasione avrebbe anche picchiato la compagna per la pulizia della casa. Per le ripetute aggressioni la donna è anche ricorsa alle cure dei medici.
Per il giudice, le dichiarazioni della persona offesa superano, senza ombra di dubbio, il vaglio della credibilità e dell’attendibilità del suo racconto. Inoltre, le dichiarazioni hanno trovato riscontro in tali atti d’indagine se si considera che gli atti di violenza si verificavano alla presenza della figlia piccola.